USI CIVICI: MOZIONE DI PORRELLO, COSA CAMBIA? NIENTE!

USI CIVICI: MOZIONE DI PORRELLO, COSA CAMBIA? NIENTE!

USI CIVICI: MOZIONE DI PORRELLO, COSA CAMBIA? NIENTE!

Pur apprezzando la disponibilità del consigliere Porrello, occorre sottolineare che la mozione presentata non modificherà in nessun modo le condizioni dei cittadini.
Spiace costatare, inoltre, che non si perde occasione per diffondere notizie inesatte e fuorvianti.
La mozione è stata avanzata prima del 13 settembre, data antecedente alla presentazione della nuova perimetrazione da parte dell’Agraria; lo scopo era quello di far ritirare in autotutelala, per una serie di illegittimità perpetrate ai danni dei cittadini, la Determina che ha originato la questione degli Usi Civici, senza che, contestualmente, venissero emanati altri atti.
Ad ottobre è stata resa pubblica la nuova perimetrazione, che è stata poi consegnata agli uffici regionali competenti. Questo passaggio comporta il ritiro della Determina precedente e la pubblicazione di una nuova.
La mozione poi votata contempla la formulazione di una nuova Determina che manterrebbe gli ingiusti Usi Civici; la mozione avrebbe dovuto essere modificata se si voleva assicurare giustizia ai cittadini.
Nella discussione della mozione in Consiglio Regionale, non sono stati minimamente considerati questi punti fondamentali:
a) gli Usi Civici a Civitavecchia non esistono; questo fatto lo si evince dagli atti pubblici ritrovati presso l’Archivio di Stato grazie al lavoro dei cittadini coinvolti, atti che l’Agraria e la Regione non hanno mai voluto prendere in considerazione;
b) non si è tenuto conto della sentenza del 1916 che aveva stabilito l’inesistenza degli Usi Civici a Civitavecchia, sentenza che non è stata nemmeno richiamata nella causa del 1981, dalla quale si è originata quella del 1990;
c) non è stato analizzato il problema della mancata notifica ai cittadini; ricordiamo che per questo motivo, solo a Civitavecchia esiste l’obbligo, che non trova alcun fondamento giuridico, di produrre un certificato (costo 100 euro) per vendere o comperare una proprietà, certificato necessario a dimostrare l’inesistenza del gravame di uso civico;
d) è stato dato poco rilievo al fatto che la sentenza non è stata mai trascritta, come stabilisce la Determina;

Con queste premesse appare evidente che i cittadini, abbandonati dalla politica, dirigano le loro speranze verso i ricorsi presso le competenti sedi, per avere finalmente giustizia,.