Crisi idrica di Civitavecchia, c’è pure un rischio per la salute. Cosa fanno le istituzioni?
Sollecitato da alcuni cittadini per la circostanza di inquinamento dell'acqua, ho inteso dare così il mio contributo:
Al Sindaco Ing. Antonio COZZOLINO
Oggetto: Crisi idrica di Civitavecchia, c’è pure un rischio per la salute. Cosa fanno le istituzioni?
Ancora una volta Civitavecchia soffre di un'insopportabile crisi idrica e questo nonostante ad aprile la gestione del sistema idrico sia passato ad un società ACEA - Ato2 che ha, nella gestione delle acque, la propria missione e competenza. Risultato: in diversi quartieri l'acqua è stata razionata per oltre un mese (da tre giorni l'erogazione ha ripreso h 24, ma nessuno sa se si continuerà così) e come se non bastasse l'acqua erogata è risultata inquinata da batteri fecali. Al momento sono quattro i quartieri interessati: Boccelle, San Gordiano, Campo dell'oro e San Liborio.
La situazione è resa ancora più insostenibile dalla mancanza di informazioni e sui probabili sviluppi che sarebbero necessari. Essendo stato invitato da alcuni cittadini a farmi interprete di quei disagi e di quello sconcerto chiedo quindi al sindaco, peraltro massimo responsabile della salute pubblica in città:
• quali iniziative ha preso nei confronti di Acea per la soluzione della crisi idrica;
• quali sono i tempi di soluzione;
• se sono stati informati i locali pubblici che somministrano cibi e bevande nei quartieri interessati del potenziale pericolo di tale inquinamento perchè neanche la bollitura dell'acqua debella l'inquinamento da batteri fecali;
• Quali sono le cause che hanno determinato il suddetto inquinamento e cosa si sta facendo per eliminarle.
E’ limitativo pensare che possa bastare un’Ordinanza: c’è a rischio la salute dei cittadini. Per tali motivi qualora non sopraggiungano riscontri rassicuranti sarò costretto a rivolgermi alla Prefettura.
Vittorio Petrelli
Ripartiamo dai cittadini
Civitavecchia, 18 agosto 2018
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